L’area dell’Ex macello, giardini «Francesco Lorusso»

Di Leonardo Rossi

 

Giovane di 29 anni, residente

1. Semantica del luogo

D.: Sa a chi sono intitolati questi giardini?

R.: Della storia del parco non so dire gran che: so a chi è intitolato, so alcune storie… A Lorusso, e tutto quel poco che so, comunque, me lo raccontò mia madre, anche perché io sono nato il giorno dopo la morte di Lorusso e quindi mi raccontò tutti gli scioperi, tutti i problemi, le manifestazioni, i problemi anche in ospedale, che non c’era personale…

D.: Riconosce una presenza della memoria di Francesco Lorusso in quest’area?

R.: Penso che quella pietra sia un ricordo a questo ragazzo. Sono contento del riconoscimento che è stato fatto a Lorusso, è un bene…

2. Identificazione del contesto

D.: Sa dirci qualcosa degli eventi che portarono alla morte di Lorusso?

R.: Di avvenimenti storici non ne conosco, anche perché è una zona dove io sono venuto da due anni mentre prima non la conoscevo affatto…. Da quel poco che so, penso che fosse comunque un ragazzo con una certa convinzione politica abbastanza accesa, molto di sinistra. Penso che tra l’altro suo padre non fosse proprio di quell’area lì, so che suo padre ha fatto delle borse di studio, penso per degli studenti, qualche borsa di studio per studenti bravi e poi non so, non so nient’altro. Non so cosa abbia scaturito la morte di Lorusso.

D.: Ha una sua valutazione di quegli eventi?

R.: Non saprei esprimermi, non conosco esattamente gli avvenimenti, sono state solamente cose riportate raccontate, quindi non saprei dare un giudizio…

3. Caratteri della presenza simbolica del luogo all’interno della fruizione quotidiana del territorio

D.: Sa quando sono stati realizzati questi giardini?

R.: Non  so quando è stata cambiata la destinazione di questo parco. So che prima qui si faceva il mercato del bestiame…


D.:
Si svolgono manifestazioni che suscitano il suo interesse in quest’area?

R.: Mi piace la manifestazione “Està-porto”, credo che sia il primo anno che facciano queste cose, l’organizzazione, diciamo, ha bisogno ancora un po’ di esperienza, però è positiva. Sono venuto alcune sere a vedere concerti che avevano diversi problemi tecnici, però magari con il tempo… E’ giusto così, insomma.

Donna, 29 anni, studentessa

1. Semantica del luogo

D.: A chi  sono dedicati questi giardini?

R.: So che questo parco è intitolato ad un ragazzo che morì negli anni ‘70, durante la contestazione qua a Bologna e suo babbo diede dei fondi per costituire questo parco in sua memoria…

2. Identificazione del contesto

D.: Cosa sa della storia di questi giardini?

R.: Non so quando è stata cambiata la destinazione di questo parco. So che ci sono degli spazi adibiti al macello; che quella zona lì viene chiamata ex macello, quindi penso sia quella… Non so quale avvenimento storico è avvenuto qui…


D.:
E del periodo della morte di Francesco Lorusso che cosa ci può dire?

R.: Quegli anni furono per Bologna abbastanza intensi. Francesco Lorusso era uno studente che viveva a Bologna, so solo questo, non so in che ambito, ho sentito alcune cose, so che da lì nacque tutta una serie di problemi, di rivolte…  La morte di Lorusso si è inserita in un periodo molto vivo per Bologna e da lì ha preso atto comunque una contestazione molto forte.

3. Caratteri della presenza simbolica del luogo all’interno della fruizione quotidiana del territorio

D.: Cosa ne pensa del fatto che questo parco è intitolato a Lorusso?

R.: La sua vicenda non la conosco, quindi non sono in grado di valutare se è stato giusto fare questo riconoscimento a Lorusso. Penso che, comunque, come gesto da parte del padre sia stato positivo. Dare una destinazione, offrire comunque qualcosa alla città di Bologna in onore di suo figlio. Penso sia un bel gesto…

D.: Come viene utilizzata oggi questa zona?

R.: Ci sono diverse strutture che sono in parte usate dal Comune, come la biblioteca dove c’è lo spazio dei bambini con l’asilo nido… Io sono qua in biblioteca per esempio.

Uomo, 21 anni, abita nello studentato nelle adiacenze del parco

1. Semantica del luogo

D.: Cosa sa di questo parco?

R.: So solo che questo parco era una ex struttura Arstud, penso… Suppongo… So veramente poco riguardo questo parco. Non ho la più pallida idea di cos’era questo parco, so che lo studentato era un ex macello…  Non so che avvenimento storico c’è stato.

2. Identificazione del contesto

D.: Nel parco c’è una pietra che ricorda Francesco Lorusso, sa chi era?

R.: Francesco Lorusso durante la rivolta studentesca del ’77 è stato ucciso dalla polizia. Mi sa in via Mascarella… Non ho mai fatto caso a quella pietra, sinceramente…

3. Caratteri della presenza simbolica del luogo all’interno della fruizione quotidiana del territorio

D.: Secondo lei è importante il fatto che questo parco sia dedicato a Francesco Lorusso?

R.: Certo che sono contento del riconoscimento fatto a questo studente, lo studente che la pensa in un determinato modo, certo…!

Uomo, 60 anni, marocchino venuto in Italia nel ’68, ha partecipato al movimento del ‘77

1. Semantica del luogo

D: Quale avvenimento storico in particolare le ricorda questa zona?

R.: Dimmi quale avvenimento, ce ne sono stati tanti come quello dei partigiani… Io non ero qua, però lo so.


D.:
A chi è dedicato questo parco?

R.: Questo spazio è dedicato a Francesco Lorusso che era mio amico anche… La pietra lì è una memoria sua.

D.: Che cosa c’era una volta in questa zona?

R.: Questo prima era il “Bestial market”, vendevano le bestie. C’ero anche io quando vendevano le bestie. Il macello è là, in via Azzo Gardino.

2. Identificazione del contesto

D.: Chi era Francesco Lorusso, cosa si ricorda del periodo della sua morte?

R.: Oltre a essere mio amico era uno studente. Abbiamo vissuto insieme perché a quei tempi lì non c’era… Eravamo tutti amici, insomma. Dopo la sua morte negli ambienti universitari, ricordo, c’era la prima linea, facevamo le barricate; io lo facevo ma senza sapere un tubo, facevamo le barricate per la strada e lui lo hanno ammazzato là, in quella strada… Non mi ricordo più… Vicino a via Belle Arti…

3. Caratteri della presenza simbolica del luogo all’interno della fruizione quotidiana del territorio

D.: Secondo lei è giusto che sia stato intitolato un parco a Francesco Lorusso?

R.: Si, io sono contento del parco a suo nome… Però… Dovevano dargli un altro parco più grande…

Uomo, 82 anni, passante

1. Semantica del luogo

D.: Sa a chi sono dedicati questi giardini?

R.: Non so a chi è dedicato lo spazio verde.

D.: Che cosa c’era una volta in questa zona?

R.: Prima c’era il mercato del bestiame, il macello era più avanti in via Azzo Gardino…

2. Identificazione del contesto

D.: Il parco è dedicato a Francesco Lorusso, c’è una pietra in sua memoria. Sa chi era?

R.: Sì, Lorusso, era uno del partito comunista. Fecero delle manifestazioni che lo uccisero, fu ucciso insomma, non lo so però il perché… Non ho mai visto la pietra con la dedica a Lorusso… Adesso le date… Non ricordo bene, ma ci fu un po’ di scompiglio dopo la morte di questo ragazzo e non so poi…

3. Caratteri della presenza simbolica del luogo all’interno della fruizione quotidiana del territorio

D.: In questa zona ci sono delle manifestazioni?

R.: So che alla sera fanno gli spettacoli, so quel tanto lì… È una cosa bella perché c’è gente… Chi ha voglia di andare a vederli… Sono gratis, quindi è una fatica che si sopporta.

Donna, 81 anni abita in zona

1. Semantica del luogo

D.: A chi è dedicato questo parco?

R.: Il parco è dedicato a Lorusso, era uno studente, gliel’hanno dedicato perché c’è l’università, c’è una sezione dell’università, ma non lo so perché lo abbiano dedicato a lui… Su quella pietra c’è la commemorazione.

D.: Com’era una volta questa zona?

In tutto il parco c’era il mercato del bestiame, qui ci stavano i cavalli [indica il centro anziani], là c’erano le mucche, adesso hanno fatto un centro e qui hanno fatto gli anziani… Il macello era a Porta Lame.

2. Identificazione del contesto

D.: Cosa sa di Francesco Lorusso?

R.: Questo ragazzo è stato ucciso nel ’77, c’era mio figlio all’università, ne so qualcosa… Non ricordo cosa scatenò la sua morte perché poi è dall’altra parte di Bologna, da qui a dove è successo il fatto è dall’altra parte della città… Non mi dispiace mica che gli sia stato dedicato questo parco…

D.: E della storia di questa zona cosa ci può dire?

R.: Questo è sempre stato il mercato del bestiame, è nato come mercato bestiame, dopo la guerra lo hanno fatto parco… In tempo di guerra non c’era più il mercato e anche se c’era lavorava meno insomma, ma il parco lo hanno fatto che non è mica tanto…

3. Caratteri della presenza simbolica del luogo all’interno della fruizione quotidiana del territorio

D.: Come viene utilizzata questa zona?

R.: Ci sono le panchine, i vecchietti vanno lì a chiacchierare. Prima c’è sempre stato come adesso soltanto che non era abitato, non c’erano i giochi dei bambini, ma gli alberi e il verde c’è sempre stato…

D.: Ci sono delle manifestazioni?

R.: I primi anni c’eravamo noi, quelli del centro anziani… Abbiamo preso il palco, perché il palco è del centro anziani, non è comunale, il palco che c’è fuori, allora lasciarlo tanti giorni inutilizzato… Quest’anno per la prima volta con il quartiere hanno deciso di prendere anche i giovani e di fargli utilizzare il palco… Il giardino è aperto al pubblico la sera… Noi del centro anziani siamo stati fermi due anni per mancanza di personale… A me piacciono queste iniziative.


Uomo, 90 anni, abita vicino al parco

1. Semantica del luogo

D.: C’è qualche avvenimento storico in particolare legato a questo parco?

R.: Io ho abitato spesso qui, c’era il mercato delle bestie, fino agli anni ’50, poi è rimasto abbandonato, il macello non era qui… No, non mi ricordo nessun avvenimento storico.

D.: Sa a chi è dedicato il parco?

R.:Non ricordo a chi è dedicato questo parco, l’ho letto, ma non mi ricordo…

2. Identificazione del contesto

D.: Questo parco è dedicato a Francesco Lorusso, sa chi era?

R.: Si, Francesco Lorusso era un partigiano, sono contento che gli hanno dedicato il parco. Uno che è stato ucciso, penso dai fascisti.

3. Caratteri della presenza simbolica del luogo all’interno della fruizione quotidiana del territorio

D.: Il nome di Francesco Lorusso identifica per lei questo parco?

R.: Cosa vuole, questo è un bel parco e ci sto bene, mi siedo, vado al centro anziani. Non è che penso a Francesco Lorusso. Ecco, penso a quando c’era il mercato del bestiame, quello lo ricordo bene. Passavi vicino e lo sentivi subito che c’erano le bestie, un odore… Poi c’era tanta gente, venivano da tutta la provincia, anche da Ferrara, da Modena. Era un bel luogo di compravendita, poi si veniva anche per incontrare qualcuno. Adesso sì, è bello, ma vede… fa un po’ di malinconia. Quando non c’è nessuno, perché quando c’è gente invece è bello…

 Uomo, 63 anni, passante

1. Semantica del luogo

D.: A chi è dedicato questo parco?

R.: Il parco è dedicato a Lorusso.

D.: Sa qualcosa della storia di questo posto?

R.: Se dovessi raccontare di questo posto non saprei dirle più di tanto… Per sentito dire, mio suocero che stava qui in via Casarini mi raccontava che c’era il bestiame…

2. Identificazione del contesto

D.: Chi era Francesco Lorusso, perché gli è stato dedicato il parco?

R.: Ho lavorato nel ’77 a Bologna e so che è uno studente ed è stato ucciso a una manifestazione poi non entro in politica perché il fatto non lo ricordo, poi politicamente… alla sua morte… Più o meno tutti, si ci sono state delle manifestazioni, delle proteste tante cose… Poi i particolari non posso darli più di tanto perché non ricordo bene… Va bene, anzi sono favorevole a tutto quello che è stato fatto per lui…

3. Caratteri della presenza simbolica del luogo all’interno della fruizione quotidiana del territorio

D.: Lei frequenta questa zona?

R.: Ma io sono in pensione da poco tempo perciò non è che abbia frequentato molto questo posto, io ho lavorato, adesso sono in pensione e attualmente lo frequento molto…

D.: Cosa ne pensa delle manifestazioni che si organizzano qui?

R.: Beh sono per i giovani, è piacevole per loro e non voglio minimizzare nulla di nulla, poi francamente mi sono fermato qualche sera, si vede che ho l’età che non corrisponde, li ho  sentiti, ci sono stato, però non è la musica che piace a noi, ecco!

 Uomo, 76 anni, passante

1. Semantica del luogo

D.: A chi è intitolato questo parco?

R.:E’ stato dedicato a Francesco Lorusso.

D.: Che cosa c’era una volta in questa zona?

R.: Prima non so cos’era perché non abitavo qui… Qui so che una volta c’era il mercato del bestiame e basta, qui so che qui dentro al centro anziani c’era la banca, mi ricordo che c’erano le mucche più avanti…

2. Identificazione del contesto

D.: Cosa è successo a Francesco Lorusso?

R.: Ha avuto la disgrazia che l’hanno ammazzato in una manifestazione… La poesia su quel muretto è dedicata a lui, so che era un ragazzo… Ci sono di quelle cose che io proprio non so… Dopo la sua morte ci sono stati i dieci anni di piombo… Sono contento del riconoscimento che è stato fatto a questo ragazzo…

3. Caratteri della presenza simbolica del luogo all’interno della fruizione quotidiana del territorio

D.: Identifica questo spazio con la memoria di Francesco Lorusso?

R.: Cosa vuole, questo spazio lo ricordo come il mercato del bestiame… A volte alcune cose restano nella memoria e poi continuano a vivere anche se non ci sono più, e magari altre che invece sono attuali non entrano proprio in testa. Certo il mercato era una gran cosa, per questo che se lei chiede agli anziani di qui, ma non solo di qui, se lo ricordano tutti. Francesco Lorusso sarà nella memoria di quelli che allora erano giovani, e forse nemmeno quelli perché era una minoranza quella che manifestava. Insomma non lo so, il povero Lorusso è giusto ricordarlo ma allora sarebbe da ricordare in un altro modo, in modo che la gente capisca che allora ci si impegnava in politica e si poteva rischiare la vita. Qui ci stavano le mucche e non dico che sia meglio o peggio, ma allora sarebbe giusto ricordare questo posto per le mucche, che volevano dire la ricchezza di tanti contadini, di tanta gente…

 Donna, 22 anni, lavora in zona

1. Semantica del luogo

D.: A chi è dedicato questo parco?

R.: A Francesco Lorusso, ho letto la lapide, c’è scritto che questo parchetto è in memoria di questo ragazzo che è la rappresentazione dell’ideale difeso con la vita…

D.: Cosa c’era una volta in questa zona?

R.: Prima questo posto era un macello…

2. Identificazione del contesto

D.: Cosa sa della storia di Francesco Lorusso?

R.: Nel ’77 fu colpito a morte dalla polizia negli scontri nella zona universitaria, e quindi a lui è dedicato il parchetto come simbolo dell’ideale, della difesa di un ideale.

D.: Che valore ha avuto questo avvenimento?

R.: Dopo la sua morte ci furono dei movimenti studenteschi dal ’77 in poi, sono circolate più liberamente le idee, penso.

3. Caratteri della presenza simbolica del luogo all’interno della fruizione quotidiana del territorio

D.: Lei è favorevole al fatto che questo parco sia stato dedicato a Francesco Lorusso?

R.: Si, mi piace molto questo riconoscimento…

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